LE NOTIZIE DEL BLOG LE TROVI PRIMA SU FACEBOOK

giovedì 30 agosto 2012

RIFLESSIONI E RICHIESTE



Diamo spazio a un comunicato importante riguardante il podismo alessandrino, di cui pubblichiamo le classifiche. maggiori info su illeoneelagazzella
RIFLESSIONI E RICHIESTE
Claudio Vassallo, 29 agosto 2012
(chi desidera sottoscrivere l'iniziativa o contribuire a meglio definirne i contenuti mandi una mail a illeoneelagazzella@libero.it o a cvassallo@alice.it)

Una persona saggia ha detto che tutto ciò che è vero è necessariamente banale e le considerazioni di Matteo riguardo alla sicurezza degli atleti in gara sono di una “ovvietà” disarmante: il fatto che molto spesso i criteri di sicurezza indicati dalla Fidal non siano messi in atto (ricordiamo che le normative Fidal dovrebbero essere applicate anche dagli EPS in virtù delle convenzioni esistenti tra Federazione ed Enti di Promozione Sportiva) la dice lunga sullo stato delle cose. Ancora una volta dobbiamo quindi ringraziare Matteo per aver posto la barra al centro.
L’intervento di Matteo è uno stimolo importante per riflettere sui rapporti tra podisti e organizzatori: è bene che esista una dialettica tra la domanda e l’offerta? E in che modo devono porsi i podisti di fronte ad un’insoddisfazione derivante da una cattiva organizzazione dell’evento sportivo: è bene far sentire agli organizzatori la propria voce attraverso una protesta costruttiva o è meglio girare al largo se qualcosa non ci piace? È chiaro che noi siamo per la via della richiesta agli organizzatori, lasciando loro la responsabilità di scegliere se è più conveniente soddisfare queste richieste o se invece non si debba rinunciare a una parte di podisti insoddisfatti.
A nostro parere tre aspetti vanno considerati.
1)      LA SICUREZZA DEGLI ATLETI – Dunque, in primo luogo è bene che i percorsi siano sicuri (negli ultimi anni alcuni erano veramente pericolosi), che siano ben segnalati e che non vi sia possibilità di perdersi (anche in questo caso molti sono stati gli errori di percorso dovuti a cattiva segnalazione), che sia presente un medico (non tutti gli EPS lo prevedono nel loro statuto) e un’automedica (in qualche caso assente)... non ci dilungheremo troppo su questo aspetto che è già stato trattato in modo adeguato da Matteo. Sono servizi che costano, è ovvio, e tuttavia un’organizzazione responsabile accetta questi costi più che volentieri: sarebbe corretto segnalare sui volantini non solo l’entità dei premi ma anche se la gara presenta assistenza medica e automedica, perché mettere 100€ di premi in più risparmiando sull’assistenza sanitaria è un’informazione che ad alcuni podisti potrebbe interessare.

2)      LA VARIETA’ DELL’OFFERTA PODISTICA – In secondo luogo, è bene che le esigenze di tutti i podisti siano soddisfatte: di chi vuole fare cross, di chi vuole fare pista, di chi vuole correre su strada, su percorsi misti e di chi vuole correre i trail. Non ci sembra invece che la distribuzione delle gare sia adeguata alle esigenze di tutti: l’attività su pista ormai è relegata a due o tre riunioni annuali, il cross quasi non esiste (alcuni percorsi di cross sono di fatto corse su sterrato), anche i percorsi su strada sono pochissimi (soprattutto i tracciati in pianura). A nostro parere si dovrebbe fare uno sforzo per equilibrare un po’ meglio l’offerta, ma è chiaro che non si possono obbligare gli organizzatori a scegliere i tracciati di nostro gradimento. A noi basterebbe avere le informazioni necessarie per effettuare una scelta consapevole: da questo punto di vista, l’indicazione - sui dispositivi di gara - della natura del tracciato potrebbe essere molto utile ed anche in questo caso obbligherebbe gli organizzatori a fare delle scelte.

3)      I SERVIZI PRE E POST GARA – È chiaro che in periodi di crisi, gli organizzatori devono fare le nozze con i fichi secchi. Tuttavia, a parità di costo d'iscrizione, nelle province limitrofe non capita di rimanere senz’acqua ad un ristoro post gara, come è avvenuto recentemente. Non vogliamo poi mettere il dito nella piaga dei riconoscimenti: in molte province il riconoscimento non viene dato se l’atleta non lo desidera e se lo desidera ha valore molto superiore a quello che viene mediamente dato in provincia di Alessandria (in un caso quest’anno il riconoscimento è consistito nel pasta party, ben sapendo che non tutti possono fermarsi a cena); sappiamo che alcuni podisti fanno caso a questo aspetto, a noi basta che atleti ed organizzatori sappiano che a parità di costi di iscrizione e di costi di spostamento (per chi abita in una zona baricentrica della provincia andare a correre ad Asti o a Cairo Montenotte è come andare a correre a Pareto o a Camino… lo stesso discorso può essere fatto per ogni altra zona di residenza) l’offerta varia considerevolmente. Perché in provincia di Alessandria non si riesca a fare quello che avviene, ad esempio, ad Asti, dovrebbe essere spiegato: se non si è in grado di fornire quei servizi, ciò significa che l’organizzazione ha qualche debolezza; altrimenti bisogna ipotizzare che si stia facendo “la cresta” sui fichi secchi e questo ci sembra non necessario (e verrebbe da dire non etico). A nostro parere non abbiamo bisogno di 150 gare l’anno, abbiamo bisogno di 50 gare bene organizzate (cross e pista escluse), con percorsi che possano consentire lo svolgimento della gara a 200-250 atleti, il che consentirebbe agli organizzatori di incrementare gli introiti e di offrire servizi pre e post gara adeguati.

Chiediamo, in definitiva, di intervenire su pochi aspetti, tutti gestibili da organizzazioni che funzionano bene. Raccomandiamo che le gare siano organizzate con un approccio più vicino allo spirito “artigianale” di alcune manifestazioni (Fubine, Colli Novesi e Maratonina d’Autunno, Arborella, Gelsi di Villa Rosa, Acqui Classic Run, La Monferrina, Sei a Costa, Acqui-Cimaferle, Castellazzo Half Marathon ed altre in cui l’organizzazione dipende in modo cruciale da persone – Daniele Novella, Fabrizio Reale, Max Chivetto, Daniele Cortolezzis, Beppe Chiesa, Giorgio Prato, Antonio Chiariello, Damiano Guida – che sentono fortemente la passione per questo sport) che non a quello della “fabbrica delle gare” di alcuni organizzatori istituzionali.
Crediamo sia possibile. Se non lo fosse proveremo ad esplorare altre strade, pur senza certezza di trovare una soluzione praticabile.

Claudio Vassallo e …
Mauro Agosto, Edmil Albertone, Alessio Alfier, Cesare Benzi, Annalisa Bilotta, Riccardo Borgoglio, Nicolò Caridi, Caterina Carrà, Alberto Carraro, Roberto Conte, Gianluca Cucchi, Dorothee De Lucia, Giuseppe De Lucia, Umbe De Stefani, Giancarlo Lavezzari, Andrea Marafioti, Vera Mazzarello, Daniele Novella, Vanina Pareto, Giacomo Pellucchi, Fabio Perfumo, Matteo Piombo, Elena Pola, Stefano Viviano

Nessun commento:

Posta un commento