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venerdì 13 febbraio 2015

Un ricordo di Giuseppe Colla



Un ricordo di Giuseppe Colla


Dieci anni fa, il 13 febbraio 2005, ci lasciava il maestro Giuseppe Colla. Una figura importante per l’atletica e per il podismo provinciale. Una persona che ha svolto con grande impegno la sua attività come giudice, dirigente e un grande appassionato di atletica leggera. Era nel consiglio  della Fidal provinciale e presidente della società Libertas Pontecurone quando l’ho conosciuto nel 1972. Organizzava allora una leva di campestre a Pontecurone in tre prove, una di quelle gare di propaganda che servivano a trovare nuovi atleti. E’ diventato in seguito presidente provinciale della Fidal, carica che ha detenuto per molti anni. Ma nonostante il suo ruolo la sua attività è sempre stata sul campo a dare una mano, come organizzatore e giudice nelle gare in pista e di campestre. Era un giudice sempre attento e pronto a insegnare a tutti le regole delle corse e dei concorsi. Non c’era evento di atletica in provincia che non lo vedesse impegnato, sempre con la massima disponibilità e generosità. Nei primi anni ottanta, vedendo la diffusione dell’attività podistica di corse su strada, coordinò meglio questo settore creando i presupposti per i primi calendari provinciali, concorsi e campionati.  Nel 1989 è passato all’Aics dove ha ampliato il settore podistico facendolo diventare una realtà di primo piano a livello regionale. Ma le parole non possono dare la dimensione di quanto Colla ha fatto per l’atletica e il podismo e quante persone, tra cui anche nel mio piccolo il sottoscritto, hanno imparato da lui tutto sull’atletica, sul podismo e sulla gestione e organizzazione delle gare. Grazie maestro.
 

domenica 1 febbraio 2015

L'intervista

Per la serie le interviste possibili...
Una persona qualunque intervistata in una trasmissione?
un sogno o una cosa veramente possibile?

Leggete qui:
La mia prima volta da ospite in una trasmissione televisiva.
Non sapevo veramente cosa mi aspettava, mi avevano detto di vestirmi elegante, così ho messo l’abito nero, quello buono, camicia bianca e la cravatta, quella però era troppo…
Così: via! Me la sono tolta e ho aperto il primo bottone.
Ah decisamente meglio!
La conduttrice mi presenta:
è uno sportivo, un runner, si occupa di organizzare eventi sportivi ed è uno scrittore emergente….
Signori e signore ecco a voi il signor Cortolezzis!
Wohw!
Entro nello studio e mi siedo nel posto che mi viene indicato.
Lo stile di questo nuovo programma è molto tipo le invasioni barbariche, un tavolo semplice con due sedie, sopra un vaso con delle orchidee.
Anche la conduttrice è molto in stile Bignardi, ma più giovane, è bella vestita semplice ma elegante allo stesso modo, la prima cosa che noto di lei sono gli occhi verdissimi.
L’intervista parte bene anche se io mi sento un po’ impacciato, la giornalista si è preparata bene su di me mi stupisce quante cosa sappia, di me, mi spiega che si è documentata sul mio profilo facebook, (ma quante cose ho scritto, di me?)
La prima parte è tutta sulle mie esperienze di corsa come mi sono avvicinato, cosa mi ha spinto a correre, le maratone, soprattutto l’emozione della prima maratona, Torino 2004.
Poi mi viene offerta anche la “birretta”, in questo caso è un calice di prosecco, lo bevo di gusto e incomincio a sciogliermi.
Nella seconda parte parliamo del libro, è strano parlare di una cosa che non hai ancora fatto!
Parlandone però mi sembrava che il mio progetto assumesse forma più concreta, un po’ di nuovi particolari sulla forma che sta prendendo, un idea più chiara di come diventerà.
Il nostro spazio è già finito, il momento dei saluti, stringo la mano della bella conduttrice e ci diamo appuntamento per un'altra occasione.
Adesso apro gli occhi e il sogno svanisce, mai un sogno mi è sembrato così reale, vero.
Domani accendo la tv chissà che da qualche parte la mettano in onda la mia prima intervista.

D.
Beh non esageriamo, la tv, le telecamere non ci sono tutto questo è più che altro un sogno ad occhi aperti, ma a volte anche i sogni possono diventare reali, chissa magari un giorno questa intervista non la vedrete in tv ma magari la leggerete su un qualche blog.
Che da una persona comune possa venire fuori una bella intervista, che dite interesserà a qualcuno?
O sarà solo un bel ricordo per me? 

Soundtrack: David Bowie - Heroes